Risparmiare tempo con l’automazione
04 aprile 2023

Tornando a circa una trentina di anni fa, il concetto di abitazione / luogo di lavoro automatizzato era un ideale riservato alle classi particolarmente agiate o utilizzato nelle opere di fantascienza. 

Sebbene alcuni lussi siano appannaggio di persone con stipendi molto elevati, ora che siamo nel 21° secolo la domotica può essere acquistata a prezzi decisamente più abbordabili. In un’epoca in cui l’espressione ‘mancanza di tempo’ è sempre più utilizzata, i dispositivi automatizzati nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro potrebbero essere un’opportunità per disporre di più tempo. 

Cosa significa automazione nel 2023?

Secondo la definizione, il termine automazione indica l’utilizzo di macchinari come alternativa al lavoro umano, in poche parole un sistema che funziona automaticamente. Esistono tre categorie di automazione industriale che si sono evolute per soddisfare esigenze di produzione specifiche: automazione fissa, programmabile e flessibile. 

La produzione con automazione fissa è un’espressione utilizzata per indicare un sistema nel quale l’assemblaggio e i processi produttivi automatizzati sono fissi e destinati alla produzione di una singola tipologia di prodotto. Viene anche chiamata automazione rigida e consiste in una sequenza produttiva stabilita dalla configurazione di attrezzature e apparecchiature. Può risultare difficile cambiare i tipi di prodotto una volta che tale automazione è stata implementata, per questo l'automazione fissa è utilizzata dai costruttori di prodotti con grandi volumi di domanda ed elevata capacità di produzione.

L’automazione programmabile dispone invece di funzionalità da programmare nel sistema per cambiare le sequenze e le configurazioni di funzionamento. I sistemi di automazione programmabile consentono cicli produttivi con quantità variabili e grazie al suo processo flessibile tale automazione si presta perfettamente alla suddivisione dei cicli produttivi in lotti.

L’automazione flessibile è un metodo di produzione che si adatta a nuove esigenze produttive. Controllati e programmati da operatori umani, i sistemi computerizzati possono produrre più tipi e quantità di prodotti simultaneamente. I tempi di fermo tecnico fra la produzione dei lotti di prodotto è eliminata perché il passaggio da una tipologia produttiva all’altra avviene tramite programmazione software. Ciò rende l’automazione flessibile l’opzione ideale per i costruttori di prodotti personalizzati e su ordinazione.

Ora che conoscete quali sono i tipi di automazione industriale, scopriamo quali sono le caratteristiche dell’automazione nel 21° secolo.

Secondo Gartner, importante società di ricerca e consulenza, il 2023 sarà un anno di grande slancio per l’automazione. Le indicazioni mostrano che l’80% delle organizzazioni continuerà a investire o aumenterà le risorse destinate all’automazione. Che si diffonderà in settori quali le case intelligenti, la sicurezza, il software e la produzione. L’automazione, in fondo, è stata creata per rendere più facile la vita delle persone. 

Alcune tecnologie di automazione utilizzate nell’industria manifatturiera comprendono Industria 4.0, Internet Of Things, la robotica, l’intelligenza artificiale, i big data, il cloud, la sicurezza informatica, la fabbricazione di materiali e additivi avanzati, la modellazione, la simulazione, la visualizzazione e l’immersione. Si tratta di tecnologie nuove e avanzate in grado di eseguire o aiutare a effettuare operazioni in varie stazioni di produzione. 

E per quanto riguarda le abitazioni? Il termine ‘domotica’ racchiude diverse aree tecnologiche presenti nelle abitazioni. Fino a qualche tempo fa, la domotica consentiva di controllare le funzioni base degli impianti di illuminazione, riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni. Questo tipo di automazione, nota come The Internet of Things, consente a ogni dispositivo di disporre di un indirizzo IP e pertanto di essere raggiunto e controllato da remoto. 

La domotica, che ci permette di essere a nostro agio in un ambiente sicuro, non si limita all’uso di telecamere, bensì anche di sensori di movimento che notificano per esempio il rientro dei figli da scuola, assicura che tutte le porte siano chiuse a chiave e che i dispositivi ambientali siano sotto il vostro controllo. Garantendo il controllo centralizzato dei dispositivi ambientali, dei sistemi audio/video, della sicurezza, degli elettrodomestici della cucina e di altre apparecchiature, la domotica riporta il controllo e l’organizzazione della casa nelle mani del proprietario. 

A parte l’aspetto del lusso, l’automazione delle abitazioni fornisce anche assistenza ai disabili e alle persone anziane. I sistemi di domotica possono essere utilizzati per spegnere automaticamente delle macchine, trascorso un certo intervallo di tempo. Molti elettrodomestici e dispositivi potenzialmente pericolosi, quali i rubinetti, gli asciugacapelli e le piastre, i tostapane, le stufe e i fornelli possono essere collegati a un sistema di domotica. La domotica per gli anziani e i disabili può ridurre la preoccupazione di famiglie e amici e contribuire a fare sentire le persone più sicure a casa propria.  

Perché ne abbiamo bisogno?

Per quanto riguarda il lavoro e le attività produttive, la rivoluzione dell’automazione ha ispirato gli innovatori a creare macchine completamente automatizzate che consentano l’interazione uomo-robot. Comandati da azionamenti intelligenti che comunicano le intenzioni della macchina, questi robot collaborativi sono stati appunto chiamati cobot. Sono progettati per automatizzare e consolidare processi industriali semplici e ripetitivi, consentendo ai reparti di produzione di concentrarsi su compiti più critici.  

Da quando J. Edward Colgate e Michael Peshkin la misero a punto nel 1996, la tecnologia dei cobot si è rapidamente sviluppata e diffusa. Grazie al suo cobot UR5, Universal Robots è leader del mercato e vanta oltre 8.500 cobot distribuiti in 55 paesi. È così riuscita a soddisfare un mercato che richiedeva un robot facile da usare in grado di interagire con i dipendenti e garantire un ROI rapido. 

I cobot si incontrano ormai nei settori più disparati quali la produzione di energia, l’industria manifatturiera, l’ambito sanitario e molti altri. La generazione precedente di robot era invece fondamentalmente progettata per sostituire le persone. Ciò significa che i robot sono costruiti per operare in aree alle quali l’uomo non accede. Quindi, se i cobot sono stati progettati per assistere l’uomo, quali evoluzioni tecnologiche sono state compiute? 

Vi sono aziende, come KUKA, che offrono soluzioni di automazione per vari settori, fra i quali l’industria aerospaziale, la fabbricazione di componenti elettronici, la produzione di alimenti e bevande, le attività di laboratorio e di ricerca e molto altro ancora. Lo sviluppo continuo della robotica assicura che i cobot siano in grado di acquisire sempre maggiori capacità.

Robotica collaborativa in produzione

Stiamo attraversando un periodo contraddistinto da un numero di posti di lavoro maggiore rispetto alle persone disponibili. Per questo, le aziende interessate da tale difficoltà non hanno un fatturato sufficiente.

Grazie alla tecnologia dei cobot nella produzione, i datori lavoro e i dipendenti possono impiegare il loro tempo in modo più proficuo, acquisendo così migliori capacità di gestione del tempo. I cobot non sono progettati per eliminare la necessità dell’apporto umano, bensì per fornire assistenza e offrire alle persone l’opportunità di concentrarsi sui compiti che richiedono una maggiore attenzione per i dettagli e che i cobot non sono in grado di svolgere. 

Questa etica sul lavoro permette ai dipendenti di eseguire lavori fisicamente sostenibili, invece di completarne una quantità eccessiva e sviluppare nel tempo stress cronici associati al contesto lavorativo (sindrome da burnout). L’utilizzo di azionamenti per il controllo dei cobot permette ai robot di diventare sempre più intelligenti e versatili e quindi più utili. 

L’inserimento di robot collaborativi potrebbe creare un ambiente di lavoro sostenibile e la continuità occupazionale. Fondamentalmente, i dipendenti soddisfatti compensano il basso turnover di personale; maggiore motivazione, gestione più rapida e snella, ampliamento delle competenze e l’ordinario processo di cambiamento dell’azienda. 

Automazione integrata nella propria abitazione

Quante volte vi siete detti o avete sentito altri dire ‘sono troppo poche le ore del giorno’? Spesso, immagino. Questa frase è stata sintetizzata per creare l’espressione “povertà di tempo”. 

La pandemia ha puntato la lente di ingrandimento su molti dei problemi di povertà di tempo. Gli anziani, le persone fragili e i genitori con figli sotto i 15 anni sono più suscettibili alle ripercussioni della mancanza di tempo. Caratterizzata dal senso persistente di avere troppe cose da fare e di non disporre del tempo sufficiente per completarle, la povertà di tempo può avere ripercussioni gravi e ampie. 

Tali conseguenze comprendono problemi di salute mentale e fisica che portano a un rallentamento della produttività sia a casa, sia al lavoro. Sebbene lo smart working abbia consentito di azzerare i tempi di trasferimento verso e dal posto di impiego, le ore di lavoro cognitivo e non retribuito, definito anche ‘carico nascosto’, sono aumentare in misura significativa. 

Vivere in una cultura moderna che ci vuole ‘sempre attivi’ significa trovare il giusto equilibrio fra il carico sui siamo sottoposti a casa e al lavoro, ma ciò sta diventando via via più complicato. Essere genitori è un ruolo sempre più difficile e la pressione per rispondere ai messaggi sui social è maggiore. Il a Daily Mail ha stabilito che nel Regno Unito si dedicano 5 ore alla settimana alle pulizie. Senza considerare il tempo il tempo impiegato per organizzare la gestione domestica; pianificare i pasti, cucinare e fare il bucato. Queste occupazioni diventano così ostacoli che impediscono a molte persone di coltivare interessi e/o sviluppare capacità legate al settore di impiego per migliorare la loro condizione economica.  

Quando si parla di case intelligenti, pensiamo subito a certi film dove spiccano ingegneri innovatori, come Tony Stark e il suo maggiordomo Jarvis. Il servizio sveglia, il caffè appena preparato e le tende che che si aprono e chiudono in orari determinati. Sebbene queste funzioni possano apparire stravaganti, quasi tutte fanno ormai parte della nostra normalità quotidiana.  

Con prodotti quali Alexa in grado di effettuare chiamate, inviare testi, essere programmati per l’impostazione di promemoria, offrire musica, podcast e molto altro, è così strano pensare che invenzioni come Astro, il robot domestico di Amazon, siano state prodotte nel 2022? 

La domotica è in grado di ripristinare l’equilibrio, per dirla con la metafora della bilancia? 

L’automazione nelle abitazioni si è sviluppata passando da funzioni base legate alla sicurezza a dispositivi quali il robot domestico Astro. I robot collaborativi domestici come questi offrono tranquillità e assistenza nelle case. Con la tecnologia integrata chiamata Intelligent Motion, il robottino si sposta per tutta la casa apprendendo le vostre abitudini, arrivando a conoscere i posti e le persone dell'abitazione, per evitare di imparare cose già viste, ed evolvendosi. 

Al momento, nel mercato della robotica domestica si stanno affermando i robot assistenziali e i robot sociali. Questi cobot si occupano di un lavoretto domestico nell’abitazione, oppure interagiscono con una persona, diventando a tutti gli effetti un dispositivo complementare. Destinati a cambiare le abitudini domestiche con la preparazione del cibo, i lavori domestici, il giardinaggio, la cura dei bambini, l’assistenza agli anziani, la cura degli animali domestici, la sicurezza e il servizio personalizzato, questi robot possono e riusciranno a influenzare drasticamente il nostro modo di vivere. 

Prendete Anki Vector, , un cobot sociale autonomo il cui scopo è tenere compagnia. Questo cobot può spostarsi indipendentemente in casa, ricaricarsi autonomamente, dispone dell’attivazione vocale e risponde alle domande.

Questi progressi tecnologici sono stati ottenuti per ridurre lo stress della vita quotidiana e affrancarci dalle semplici faccende domestiche che ci sentiamo obbligati a sbrigare.

Lo stesso vale per i progressi nell’automazione industriale, destinata a ridurre lo stress, la noia e, a volte, i pericoli che il lavoro in un impianto produttivo comporta. Essa ha il potenziale per offrire ai dipendenti un’opportunità per dare un impulso alla loro carriera, ampliare le loro competenze ed eccellere nell’area di specializzazione preferita.

Configurabili in meno di un’ora, i cobot con personalizzazioni minime sono in grado di occuparsi di compiti quali la movimentazione di materiali, il montaggio di parti, la pallettizzazione, l’imballaggio, l’etichettatura, il controllo qualità dei prodotti, la saldatura, l'avvitatura di viti e dadi e la supervisione di macchine. L’utilizzo di cobot consente persino di migliorare il morale dei dipendenti, creando più opportunità di impiego e un complessivo risparmio di tempo. Considerando le discussioni sull’introduzione della settimana lavorativa di 4 giorni e l’indagine per accertare se i dipendenti siano più produttivi in giornate di 8 ore rispetto a 3 ore, l’automazione dell’ambiente di lavoro potrebbe potenzialmente risolvere il problema. 

Attraverso la gestione della tensione e dell’affaticamento a carico delle persone, insieme a ulteriori soluzioni di automazione nelle abitazioni, creiamo più tempo. Con ciò, intendiamo dire che nel giro di alcuni anni la mancanza di tempo potrebbe essere un ricordo del passato. Il nostro obiettivo è contribuire a vite più confortevoli e appaganti e contemporaneamente rendere i dipendenti più soddisfatti, con più tempo da dedicare ai propri hobby, competenze, relazioni sociali e famiglie. 

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